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LDH presente in diversi tessuti

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LDH presente in diversi tessuti

La lattato deidrogenasi, noto come LDH o lattico deidrogenasi, è un enzima citoplasmatico presente in diversi tessuti dell’organismo dove avviene la conversione del lattato a piruvato che combinandosi fra loro originano cinque diversi isoenzimi: LDH1 si trova nel miocardio, nei globuli rossi, nel rene e nelle cellule germinali; LDH2 è presente nel miocardio, nei globuli rossi, nei globuli bianchi e nei reni; LDH3 prevale soprattutto nei polmoni; LDH4 si trova nel muscolo scheletrico, nel fegato, nei linfonodi e nei globuli bianchi; LDH5 è presente nel fegato e nel muscolo scheletrico. La misurazione della lattato deidrogenasi è un importante parametro clinico con cui si può valutare la sede di un eventuale danno tissutale, in condizioni normali la LDH 1 prevale sulla LDH2, mentre dopo un infarto cardiaco quest’ultima tende a prevalere; invece dopo un infarto i valori di lattato deidrogenasi aumentano più tardivamente nell’arco di 3-4 giorni, per poi tornare alla normalità nel giro di qualche settimana. Attraverso il dosaggio della lattato deidrogenasi è possibile formulare la diagnosi di infarto miocardico in atto oppure superato. Per maggiori informazioni si rimanda alla lettura di Enzimi aspecifici di citolisi LDH. Continue reading

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Enzimi aspecifici di citolisi LDH

Enzimi aspecifici di citolisi LDH: caratteristiche

Tra gli enzimi citoplasmatici aspecifici di citolisi vi è la lattato deidrogenasi, LDH detto anche lattico deidrogenasi, presente nella distribuzione nei tessuti, dove favorisce l’interconversione del lattato a piruvato. Quando si rilevano livelli alti di LDH il soggetto può essere colpito da alcune condizione patologiche quali malattie epatiche acute e croniche, oppure può evidenziare un danno muscolare scheletrico, valori anomali sono anche la spia di eventuali disturbi severi quali: stroke, infarto renale, cardiopatia ischemiaca, emolisi. Trattandosi di parametri non specifici solo in pochi casi il dosaggio delle LDH fornisce ulteriori informazioni che vanno a sommarsi ai valori delle transaminasi. Il controllo dei livelli sierici di LDH possono essere utili dal punto di vista diagnostico in particolare quando si registra un incremento eccessivo della lattato deidrogenasi, una condizione tipica dei soggetti affetti da epatite ischemica. Inoltre è possibile identificare un’infiltrazione maligna del parenchima epatico quando si vengono a manifestare con una certa costanza dei valori elevati di tale enzima in associazione ad un aumento dei livelli di fosfatasi alcalina. Maggiori informazioni si rimanda alla lettura dell’articolo Analisi del sangue per valutare la funzionalità epatica. Continue reading

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