Transaminasi alte infarto del miocardio
Talvolta un valore di transaminasi alte potrebbe essere la spia di alcune malattie cardiache e tra le condizioni più frequenti ci sono l’infarto del miocardio e l’insufficienza cardiaca acuta. Attraverso la determinazione dell’ipertransaminasemia sierica è possibile diagnosticare eventuali epatopatie ma anche una condizione grave come l’infarto miocardico. Il soggetto colpito da infarto del miocardio evidenzia un aumento dei valori delle transaminasi got , tale incremento può essere molto precoce a distanza di 12-24 ore dall’inizio della sintomatologia connessa, oppure fugace con un quadro clinico che tende ad affievolirsi con il passare di 5-6 giorni dall’innesto della patologia. A partire infatti dal riscontro di valori eccessivamente alti delle transaminasi got, che possono essere rilevati da un semplice esame del sangue, è possibile formulare la diagnosi dell’infarto del miocardio, un aumento rilevante dei livelli di got si evidenzia anche in caso di pancreatite acuta. Si rinvia per ulteriori notizie alla lettura dell’articolo Analisi del sangue per valutare la funzionalità epatica.
I valori che favoriscono la diagnosi
Per identificare l’infarto miocardico il rilevamento dei livelli delle transaminasi got assume un ruolo importante a livello diagnostico, inoltre questo dato clinico ha un’importanza fondamentale anche per quanto riguarda la prognosi, in quanto si ha una diretta dipendenza tra l’aumento dei valori di questa classe di enzimi ed il danno anatomico. Se invece ci si sofferma soltanto sui valori delle transaminasi gpt non risulta altrettanto semplice riuscire a diagnosticare questa condizione patologica in quanto questa categoria di enzimi non subisce un’alterazione consistente in quanto i livelli di gpt subiscono una lieve oppure ininfluente modifica in presenza di infarto miocardico; invece l’ipertransaminasemia sierica relativa a gpt si riscontra nei soggetti colpiti da diverse forme di epatiti, inoltre il livello di questo gruppo enzimatico è generalmente proporzionale alla stessa entità del danno a livello epatico. Per altre notizie si rimanda alla lettura dell’articolo Funzionalità epatica esami da eseguire.