Le transaminasi alte durante la gravidanza possono essere pericolose?
Durante la gravidanza, alcuni enzimi del fegato sono normalmente elevati come parte dei cambiamenti fisiologici della gravidanza, altri no. Come appurato pure nel precedente articolo le cause delle transaminasi alte non solo grassi e alcool, un tipo di transaminasi e nello specifico, il fosfatasi alcalina, è normalmente soggetto ad una variazione del suo volume durante la gravidanza, passando da una concentrazione di 35 U/I per litro a 110 U/I. Quelli che non dovrebbero mai mutare la propria concentrazione sono gli enzimi ALT e AST, i cui valori accettabili si aggirano intorno agli 0 45 I/U per l’ALT agli 0/40 I/U per l’AST. In caso contrario significa che c’è qualche problema al fegato.
I disturbi al fegato, più comuni legati alle transaminasi alte durante la gravidanza sono la colestasi intraepatica, l’epatite, steatosi epatica acuta. Vediamo in seguito come e se questi disturbi possono causare danni alla gravidanza.
Disturbi e conseguenze per la gravidanza
Colestasi intraepatica: è una malattia del fegato legata alla gravidanza, che comporta delle anomalie nel flusso della bile (una sostanza prodotta dal fegato, che aiuta la digestione e l’assorbimento dei grassi). Queste anomalie portano ad un accumulo di acidi biliari (componenti della bile) nel sangue della madre, causando sintomi come forte un prurito della pelle.La colestasi intraepatica può essere molto fastidiosa e pericolosa, perché può recare danni al bambino, tanto che il 60% delle donne gravide, che hanno contratto la coleastasi intraepatica, partoriscono prematuramente. I bambini nati prematuramente hanno un maggior rischio di non riuscire a sopravvivere oppure di riportare gravi danni alla salute.
Epatite: è l’infiammazione del fegato causata molto spesso da un virus. Le più comuni epatiti sono l’epatite A, B e C.
L’epatite A generalmente non rappresenta un rischio per il bambino quando la madre la contrae durante la gravidanza. Raramente è passata dalla madre al bambino durante il parto.
L’epatite B rappresenta il maggior rischio in gravidanza. Le donne che contraggono il virus nel loro sistema (infezione acuta o cronica) possono trasmetterla ai loro bambini durante il travaglio o il parto. Nella maggior parte dei casi, il rischio di trasmissione è di circa il 20%, e diventa maggiore se la donna ha livelli elevati di virus nel suo corpo.I bambini che sono infettati alla nascita di solito sviluppano l’infezione cronica da epatite B.
L’epatite C viene trasmessa al bambino durante il travaglio e il parto solo nel 4 per cento dei casi.
Steatosi epatica acuta: è una rara complicanza che può compromettere il decorso della gravidanza. Circa 1 su 15.000 donne gravide sono colpite da questo disturbo, che è caratterizzato da un accumulo di grasso nelle cellule epatiche.Senza un trattamento immediato, la steatosi epatica acuta può portare il coma, l’insufficienza epatica e la morte della madre e del bambino.
Ricordando che le notizie riportate in questo articolo sono solo a scopo illustrativo, consiglio, per una maggiore informazione sull’argomento transaminasi alte ,il seguente articolo transaminasi alte sintomi, conosciamoli meglio.