Pepsina quale compito svolge
Con il termine pepsina si fa riferimento non ad una singola sostanza ma ad alcuni enzimi che appartengono alla classe delle idrolasi ed alla sottoclasse EC 3.4.23, i quali vengono sintetizzati in forma inattiva e costituiscono i succhi gastrici contenuti nello stomaco, con la funzione fondamentale di scindere le proteine in grossi frammenti peptidici detti peptoni. La pepsina, attivata dall’acido cloridrico, rappresenta il più importante tra gli enzimi digestivi in grado di attaccare le proteine per scomporle in frammenti che in seguito verranno sottoposti ad un’altra scomposizione in singoli aminoacidi dalla tripsina. L’importante compito di questo enzima consiste dunque nel favorire la digestione della maggior parte delle proteine, ad eccezione per la mucina e per alcune varietà di protamine e di cheratina, nello specifico questo enzima prende parte alla digestione delle proteine alimentari, svolgendo una funzione che viene eseguita anche dai succhi intestinali dal momento che sono in grado di scindere le proteine in peptoni. Per altre notizie si rinvia all’articolo http://www.my-personaltrainer.it/salute/pepsina.html.
Pepsinogeno: precursore dell’enzima
La pepsina viene prodotta dalle cellule principali dello stomaco sotto forma di pepsinogeno, pro-enzima inattivo che si trasforma in pepsina in seguito ad un processo provocato dall’acido cloridrico del succo gastrico, prodotto dalle ghiandole dello stomaco, o dalla pepsina stessa. Questo tipo di enzima si riscontra in diversa concentrazione non solo nel succo gastrico e nel succo pancreatico, ma anche nella saliva, nella bile ed a livello intestinale. La forma inattiva dell’enzima è costituita dal pepsinogeno, un precursore prodotto dalla mucosa gastrica che per essere reso attivo ed agire come pepsina ha bisogno di essere direttamente elaborato dell’acido cloridrico; va precisato che una piccola percentuale di pepsinogeno entra fisiologicamente a livello del circolo sanguigno ed in questo modo si comporta come un marker in grado di valutare la funzionalità della mucosa gastrica e di identificare alcune patologie che possono colpire a livello gastrico.