Enzimi della fatica muscolare: rabdomiolisi
Il soggetto che viene colpito da un grave danno a carico del muscolo scheletrico risente del rilascio nel torrente sanguigno di sostanze come mioglobina, calcio, potassio ed acido urico ma anche degli enzimi CPK, LDH, ALT, AST che sono stati definiti gli enzimi della fatica muscolare che indicano la presenza di un danno muscolare. Si parla nello specifico di rabdomiolisi se si evidenzia una rottura delle cellule del muscolo scheletrico che determina il versamento a livello ematico di alcune sostanze contenute nella muscolatura con coinvolgimento diretto di vari enzimi diffusi nei muscoli striati volontari. La rabdomiolisi viene di solito determinata da un eccesso di richiesta energetica su muscoli scheletrici in seguito a diverse condizioni quali: disturbi metabolici, attività contrattile intensa, distrofie muscolari, ipertermia, ipotermia, ischemia, infezioni, convulsioni, traumi, shock elettrico. Anche alcuni farmaci possono causare rabdomiolisi in quanto vanno ad alterare i livello dell’ATP (adenosinatrifosfato) dei muscoli scheletrici, provocando un incremento della richiesta di energia tanto da superare la produzione di ATP; inoltre si può verificare un aumento della concentrazione ematica della creatinchinasi in relazione ad un possibile danno muscolare all’assunzione di statine prescritte come cura per abbassare i livelli di colesterolo nel sangue. Altre notizie su Danno muscolare aumento dei livelli sierici della creatinchinasi.
Come si identifica la rabdomiolisi
Il soggetto colpito da rabdomiolisi viene colpito da sintomi ben definiti che determinano una condizione generale di affaticamento in associazione ad una colorazione rosso-brunastra delle urine, dovuta al riversamento del pigmento mioglobina nel sangue. Per identificare con maggiore sicurezza i segni clinici della fatica muscolare è necessario eseguire le analisi del sangue e delle urine da cui è possibile risalire ai parametri che segnalano la condizione di rabdomiolisi che vengono offerti dai seguenti dati: la concentrazione dell’enzima creatinchinasi nel sangue da cui si può determinare l’entità del danno muscolare, più la concentrazione è elevata più il danno muscolare risulta essere grave; la presenza di mioglobina nelle urine (mioglobinuria), questa sostanza presente nel sangue va ad accumularsi nei reni, causando seri problemi; i livelli alterati di potassio, calcio, acido urico, azotemia (si registra una condizione di ipocalcemia, segue poi un’ipercalcemia, dal momento che si registra un eccessivo rilascio di calcio dalle cellule muscolari colpite da danno); la concentrazione di creatinina, questo enzima viene rilasciato dalle cellule muscolari danneggiate.