Enzimi bersaglio per contrastare patologie endocrine e tumorali
Da uno studio del Cnr, pubblicato su Nature Communications, è emersa la definizione molecolare del processo di separazione e taglio delle membrane cellulari che ha portato al rilevamento di specifici enzimi bersaglio utili per contrastare patologie endocrine e tumorali. Lo studio è stato condotto dal Cnr in collaborazione con tre centri di ricerca di Napoli: l’Istituto Telethon di genetica e medicina, l’Irccs Sdn Istituto di ricerca diagnostica e nucleare, l’Istituto italiano di tecnologia-Crib, inoltre la ricerca è stata sostenuta dall’Associazione italiana per la ricerca sul cancro (Airc). L’attenzione dei ricercatori si è concentrata sulla definizione molecolare: le cellule sono separate dall’ambiente esterno da una membrana, per cui attraverso una complessa organizzazione di membrane interne ogni cellula ha a disposizione degli ambienti separati ma comunicanti dove si svolgono delle specifiche funzioni; le membrane cellulari a loro volta possono congiungersi tra di loro oppure separarsi, possono andare anche incontro a rinnovamento ed in alcuni casi possono sorgere delle vescicole secretorie in grado si trasportare i diversi prodotti cellulari nel circolo sanguigno. È stato evidenziato così come i processi di modificazione delle membrane possono essere alterati nel casi di patologie endocrine e formazioni tumorali, per questa ragione i dati di questa ricerca risultano particolarmente importanti visto che proiettano il campo della ricerca verso la formulazione di composti in grado di contrastare patologie endocrine e tumorali.
Il ruolo dell’enzima Lpaatdelta
Viene a verificarsi il taglio delle membrane cellulari ad opera delle proteine Bars-14-3-3gamma-Pi4chinasi che formano l’impianto strutturale, grazie all’intervento dell’enzima Lpaatdelta si favorisce la trasformazione dell’acido lisofosfatico in acido fosfatico, arricchendo la membrana e rendendo più agevole il taglio cellulare. La spiegazione di questo meccanismo apre la strada per lo studio del comportamento dell’enzima nei vari processi cellulari caratterizzati dal taglio delle membrane, come ad esempio secrezione, endocitosi e divisione cellulare. I ricercatori hanno ipotizzato che gli enzimi Lpaat potrebbero rappresentare il bersaglio di farmaci per la cura di patologie endocrine e tumorali a partire dall’individuazione di composti inibitori di questi enzimi e lo sviluppo di bersagli farmacologici ad hoc.