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Fosfolipasi che ruolo svolgono

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Dopo i pasti, le sostanze nutrienti vengono assorbiti dall’organismo grazie a degli specifici enzimi, nello specifico attraverso il processo di emulsione i lipidi vengono aggrediti da alcuni enzimi prodotti dal pancreas quali: lipasi, fosfolipasi e colesterolo esterasi, ai quali spetta il compito di separare il glicerolo dagli acidi grassi. Si tratta di enzimi capaci di idrolizzare i fosfolipidi, ossia quella classe di lipidi contenenti fosfato partecipano alla struttura delle membrane cellulari ed in particolare alla modificazione della loro permeabilità selettiva. Per cui le fosfolipasi prendono parte attiva nella produzione di cofattori lipidici per enzimi di membrana e di messaggeri intracellulari in risposta a stimoli esterni ed interni, nello specifico i messaggeri di origine glicerofosfolipidica comprendono inositol-1,4,5-trisfosfato (IP3), diacilglicerolo (DAG), acido arachidonico e liso-PAF, il quale viene in seguito metabolizzato in PAF, mentre dalla sfingomielina sono prodotte le ceramidi; la maggior parte dei prodotti dell’idrolisi dei fosfolipidi da parte delle fosfolipasi compongono il gruppo dei secondi messaggeri.

Diversi tipi di fosfolipasi

Esistono diversi tipi di fosfolipasi a seconda del gruppo chimico su cui agiscono, in particolare le fosfolipasi A1 e A2 separano l’acido grasso dalla posizione 1 e 2 della glicerina, invece il tipo C si attiva nella fase di scissione del legame tra il fosforo e la glicerina, la fosfolipasi D rimuove il gruppo polare. Secondo recenti studi sperimentali la fosfolipasi A2 associata alle lipoproteine (Lp-PLA2), un enzima espresso prodotto dalle cellule infiammatorie della placca ateromasica per essere poi trasportato nella circolazione dalle LDL, in questo modo si dissemina l’infiammazione attraverso la liberazione di prodotti pro infiammatori che agiscono sui fosfolipidi di membrana, vista questa relazione l’enzima viene considerato un artefice diretto della genesi e della propagazione dell’aterosclerosi. Oltre ad essere presenti nell’organismo umano tali enzimi, capaci di idrolizzare i fosfolipidi, si trovano anche nella composizione di veleni di alcuni serpenti ed in diverse tossine batteriche determinando il grado della loro stessa tossicità.

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